«Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al  potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare  la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la  marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma  vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa  fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato  in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto  di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è  sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito  dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,  intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad  impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole  private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel  partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole  private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a  consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono  migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come  ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno  disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche  alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più  facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata  diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo  trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda  in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole  private».
Via Gilioli via Mantellini  
A tutti i writer, blogger e socialcosi STOP
*Barabba dice 26 X 1* STOP
ancora, dieci anni dopo la prima volta STOP
scrivete un racconto, una poesia STOP
fate...
 

